Partirà domani sera dall’area del Campovolo con l’inizio di Festa Reggio, la mobilitazione dell’Anpi, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, per dire no alla parificazione storica e politica tra partigiani e combattenti della Repubblica di Salò e per dire no all’abolizione, di fatto, del 25 aprile, come contenuto nella nuova manovra finanziaria del governo.
Per quanto riguarda il decreto legge “Fontana” l’Anpi ha preparato una propria raccolta di firme, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica ed i cittadini, ritenendo un inammissibile insulto alla storia del nostro Paese, confondere la Resistenza al fascismo, perchè le vittime del nazifascismo ed i caduti partigiani non potranno mai essere messi sullo stresso piano di quanti collaborarono e perpetrarono la loro persecuzione. La raccolta firme ha come titolo provocatorio ma inequivocabile: “TUTTI UGUALI A CHI?”.
Allo stesso modo, sulla proposta di abolire di fatto le feste del 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno, l’Anpi portatrice e sostenitrice dei valori di queste festività e che queste date rappresentano, non può non manifestare la propria, vivissima preoccupazione, chiedendo con forza un ripensamento che escluda una simile vergogna; auspicando invece l’assunzione da parte del governo di provvedimenti più ragionevoli, più equi ed assai più efficaci per scongiurare una crisi, che ha invece sempre sminuito e non contrastato. Pertanto l’Anpi si mobiliterà con ogni mezzo per dire no all’abolizione del 25 aprile. Lo strumento che ci ha trasformati in democrazia è la Costituzione, fondata sui valori dell’antifascismo, nata dalla Resistenza e da una lotta che ci è costata sangue e vite umane, sminuire e controvertire tutto questo, è un atto intollerabile che noi, vecchi partigiani e nuovi antifascisti, non accetteremo mai.