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REFERENDUM 12 E 13 GIUGNO 4 SI’ PER CAMBIARE

1 SE NON VAI A VOTARE, POI NON TI LAMENTARE
Occorre raggiungere il quorum del 50% + 1 degli aventi diritto al voto perchè i referendum siano validi. Dillo a chi conosci!
2  QUANDO SI VOTA
Gli elettori dovranno recarsi alle urne domenica 12 giugno dalle ore 8.00 alle ore 22.00 o lunedì 13 giugno dalle ore 7.00 alle ore 15.00.
3  COSA PORTARE
1) Carta d’identità o altro documento di identificazione
2) Tessera elettorale. I cittadini che non avessero ricevuto la tessera elettorale possono ritirarla all’Ufficio Elettorale del Comune. Coloro che l’abbiano smarrita o deteriorata possono richiedere il duplicato allo stesso ufficio.
4  VOTA QUATTRO SI’

QUATTRO SCHEDE, QUATTRO SI’:

ACQUA PUBBLICA  (1)
VOTA SI’ per fermare la privatizzazione dell’acqua
scheda di colore ROSSO

Il Partito Democratico ha condotto una dura opposizione al disegno di privatizzazione forzata dell’acqua imposto dal governo, approvato a colpi di fiducia con la falsa motivazione di rispondere a un obbligo comunitario in realtà inesistente. Le norme fatte approvare dal governo Berlusconi espropriano gli enti locali della loro autonomia e responsabilità, li espongono al rischio di soccombere alla forza di monopoli privati di poche grandi aziende, spesso del tutto estranee ai contesti territoriali in cui viene svolto il servizio.
Al primo referendum sull’acqua – scheda rossa – votiamo Sì.

ACQUA PUBBLICA (2)
VOTA SI’ per fermare la privatizzazione dell’acqua
scheda di colore GIALLO

Il secondo referendum sull’acqua riguarda la “determinazione della tariffa (bolletta) del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito”. Il Partito Democratico ha presentato una propria proposta di legge assumendo come principi guida la natura di bene pubblico della risorsa acqua e quindi la proprietà demaniale della risorsa e delle infrastrutture, con una corretta politica tariffaria.
Al secondo referendum sull’acqua – scheda gialla – votiamo Sì.

CENTRALI NUCLEARI  (3)
VOTA SI’ per impedire la costruzione delle centrali nucleari
scheda di colore GRIGIO

Diciamo no al nucleare. Per questo votiamo sì al referendum che cancella la legge che lo permette. Non è una scelta dettata, come vorrebbe sostenere il Governo, “dall’emozione”, in seguito alla tragedia del Giappone: già il 26 ottobre l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, su proposta del PD, aveva infatti dichiarato l’indisponibilità del territorio regionale per l’installazione o attivazione di centrali. Per quanto riguarda il nucleare di oggi restano infatti irrisolti i problemi di impatto ambientale, sicurezza della popolazione e, in particolare, di smaltimento delle scorie radioattive. Berlusconi, dopo i fatti di Fukishima, ha emesso un decreto, per evitare questo referendum, che ha sospeso le norme da lui stesso scritte che riproponevano il nucleare dopo il referendum dell’87 con la speranza “tra un paio d’anni” – di poter ripartire con il suo progetto. Noi crediamo che la gente non sia né stupida, né emotiva. Se ci lasceranno votare – e nel frattempo la Cassazione ci ha dato ragione – voteremo sì per cancellare la realizzazione del piano delle nuove centrali nucleari.
Sì al sole, no al nucleare. Al referendum sul nucleare – scheda grigia – votiamo Sì.

LEGITTIMO IMPEDIMENTO (4)
VOTA SI’ per affermare che la legge è uguale per tutti
scheda di colore VERDE CHIARO

I deputati del Partito Democratico hanno votato contro il legittimo impedimento perché riproduce nella sostanza il lodo Alfano, una legge censurata dalla Corte costituzionale. Al fondo di questa legge non esiste un’esigenza di giustizia e di tutela dei cittadini. Questa norma non ha un carattere generale ed astratto, è solo un meccanismo artificioso di tutela di una sola persona – il presidente del consiglio -, un trucco per sottrarla ai procedimenti giudiziari in corso. Noi crediamo che la legge debba essere uguale per tutti.
Al referendum per abrogare il legittimo impedimento – scheda verde chiaro – votiamo Sì.

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